Ho vissuto 5 anni con un manipolatore: I segnali del gaslighting che avrei dovuto riconoscere prima

07/01/2025
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Vittoria Toscani

Incontrare Chiara, una donna di trentacinque anni, significa incrociare lo sguardo di chi ha vissuto un’esperienza che ha lasciato cicatrici invisibili.

La sua storia è quella di cinque anni trascorsi nell’ombra insidiosa del gaslighting, una forma di manipolazione psicologica.

Oggi, con la forza ritrovata, Chiara decide di condividere il suo vissuto per aiutare altri a riconoscere i segnali che lei ha ignorato troppo a lungo.

Il Primo Incontro con il Manipolatore

Chiara ricorda con precisione il giorno in cui ha incontrato Marco. Era tutto ciò che sembrava perfetto: affascinante, attento e apparentemente innamorato.

Inizialmente, le sue attenzioni mi facevano sentire speciale, ma con il tempo, quelle stesse attenzioni sono diventate un modo per controllarmi, racconta con un filo di voce che svela il dolore ancora vivo.

Le Prime Avvisaglie

Non passò molto tempo prima che i primi segnali di allarme iniziassero a manifestarsi. Marco iniziò a mettere in dubbio le sue percezioni, sminuendo le sue emozioni e ricordi.

Mi diceva che ero troppo sensibile o che non avevo capito bene le situazioni. E io, a poco a poco, ho iniziato a dubitarne di me stessa, confessa Chiara, gli occhi colmi di una tristezza profonda.

L’Isolamento e il Controllo

Chiara racconta di come gradualmente Marco la portò ad isolarsi dagli amici e dalla famiglia: Diceva che gli altri non volevano il nostro bene.

Inoltre, il suo partner si appropriò delle sue password e della sua privacy, legittimandolo come un gesto d’amore e protezione. Credo di aver perso la nozione della mia autonomia in quel periodo, ammette con un filo di amarezza.

La Manipolazione Economica

La dipendenza non era solo emotiva ma anche economica. Marco convinceva Chiara che gestire le finanze fosse compito suo, spacciando il controllo per cura e responsabilità.

Mi trovai senza accesso ai miei stessi risparmi, e ogni spesa doveva essere giustificata e approvata da lui, ricorda Chiara, sottolineando il peso di quella gabbia finanziaria.

Il Percorso di Presa di Coscienza

La strada verso la libertà iniziò con il ricorso a un terapeuta. Fu lì che Chiara imparò il termine gaslighting e riconobbe i segnali nella sua relazione.

Quando ho iniziato a parlare con il terapeuta, ho capito che ciò che vivevo non era normale né sano. Mi aiutò a vedere che meritavo di più, dice con una nuova luce di speranza negli occhi.

La Fuga e la Rinascita

Dopo cinque anni, Chiara trovò la forza di lasciare Marco e iniziare una nuova vita. È stato il periodo più difficile, ma anche il più liberatorio della mia vita, afferma con un sorriso timido che fatica a nascondere la sua rinascita.

Oggi, Chiara lavora per supportare altre vittime di manipolazione, volendo trasformare il suo passato doloroso in un messaggio di speranza e forza.

La testimonianza di Chiara è un campanello d’allarme per tutti noi, un promemoria che la manipolazione psicologica può essere subdola e distruttiva, ma che la consapevolezza e il supporto possono offrire una via d’uscita verso la libertà e il rispetto di sé.

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